L’acqua dolce per doccia e faccende in barca è fondamentale, ovviamente. Su un minicabinato di 6mt, dove stiamo anche 20 gg in crociera e dove ci è capitato di non poter scendere a terra per tre giorni di seguito per il maltempo, ancorati in rada, è una risorsa preziosa che va ben gestita.
Il nostro Meteor ha spazi ridotti, per cui bisogna aguzzare l’ingegno, mettendo a frutto le risorse che si hanno a disposizione: sé stessi, anche come “forza motore”, ma soprattutto come capacità creativa di risolvere i problemi e rendere la piccola barca funzionale e confortevole.
Sono dell’opinione che uno dei punti di forza in termini di sicurezza e sempicità di manutenzione del Meteor, sia il fatto che non ha prese a mare, né asse dell’elica. Quindi è praticamente stagna. Non è inaffondabile, come ad esempio i Mini 6.50 che hanno delle camere stagne di galleggiamento, ma è ben sicura, soprattutto se portata con criterio e tecnica, senza sfidare condimeteo impossibili. Questo vantaggio va preservato, per questo non abbiamo mai voluto mettere un mini lavello a pedale, che avrebbe avuto bisogno anche di un serbatoio, che avrebbe tolto spazio sottocoperta alle mille cose che portiamo.
L’osservazione costante di articoli, oggetti, idee anche da altri settori, dà spesso soluzioni preziose a costi minimi.
L’acqua dolce di Perla è gestita attraverso un irrigatore comprato da Leroy Merlin e che contiene 5lt. Con la pompa si dano vigorose cariche di aria compressa che permettono poi di avere dalla cannula l’acqua con lo spruzzo desiderato, per la doccia, per sciacquare frutta e verdura, o per pulire le stoviglie con il sapone biodegradabile. Nel gavone di poppa abbiamo un paio di taniche di acqua dolce di riserva, una da 10lt, l’altra da 5lt. Quando l’acqua scarseggia, scendiamo a terra con il tender e le taniche, se sappiamo dove sono delle fontanelle pubbliche, o, facendo rifornimento in porto, carichiamo anche l’acqua.
Di solito aggiungiamo un pochino di Amuchina nell’acqua per evitare che nello sciaquare gli alimenti si possano creare mal di pancia non troppo graditi.
Lasciando durante la giornata l’irrigatore al sole, l’acqua raggiunge quella piacevole temperatura per una doccia calda dopo i tuffi in mare. Pensavamo di verniciarla di nero per avere l’acqua ancora più calda, ma abbiamo preferito per il momento lasciarla così: si fa già calda abbastanza, se fosse nera probabilmente sarebbe troppo calda.
Per l’acqua potabile poi abbiamo riserve di acqua minerale per un intero esercito. Consideriamo sempre 2lt a testa al giorno, in realtà ne consumiamo meno perché beviamo spesso anche succhi di frutta e birra (la sera). Partiamo dal porto iniziale ben carichi e quando si scende a fare cambusa compriamo sempre almeno un paio di nuove bottiglie da 1,5lt, così da non dover andare in giro a terra con grandi pesi, ma contribuendo al ripristino delle bottiglie consumate.
Insomma, di certo non manca l’acqua!